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YouTube/23: i tifosi si video-raccontano

YouTube ha lanciato un nuovo channel “verticale”, stavolta dedicato ai tifosi: in vista degli europei 2008 la piattaforma ha lanciato “23 giorni, il diario dei tifosi di youtube“: “il video più bello verrà presentato nella homepage di YouTube nel giorno della finale. Gli spezzoni dei migliori contributi, inoltre, verranno montati insieme fino a creare un video-blog degli Europei 2008”.
Tre le categorie sulle quali lavorare:
– tutto sul calcio: ricrea l’azione migliore del giorno
– tifosi in azione: dai festeggiamenti all’abbigliamento, la descrizione del tifoso
– reporter di calcio: per chi sarà in Svizzera o Austria ad assistere all’evento dal vivo.
Il tifo calcistico, si sa, è una passione che muove e unisce centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, e in Italia è quasi una fede. Ma stavolta Youtube non arriva per primo: da più di un anno TBTV manda in onda sul canale sport dei videofonini La3 Tifosi 2.0, il programma fatto dai tifosi e corredato dal blog “tifografie“. Ogni puntata costruisce un mash up di contributi user generated: dalla curva, da casa o dal pub, i commenti della partita, tele-cronache improvvisate e surreali, imitazioni e tutto ciò che la creatività rende possibile.
Così come l’idea di un film ugc non è completamente nuova, ed è sempre TBTV l’avanguardia italiana, e non solo, di questo nuovo modo di fare cinema, che potremmo definire networked cinema: “Le mie elezioni“, “I miei mondiali”, “Il mio Paese 2.0“, ospiti al Bellaria Film Festival, sono produzioni che risalgono, rispettivamente, al 2006 e al 2008.
Questo mi fa ragionare su quanto la tempistica di un progetto innovativo sia un fattore cruciale per il suo successo e per la sua capacità di spostare in avanti la frontiera dei linguaggi e dei formati: è un peccato arrivare tardi, ma è un rischio anche arrivare troppo presto.
Complimenti a TBTV per aver saputo cogliere l’intuizione.

giugno 5, 2008 at 11:35 am 1 commento

UGC e pubblicità

L’Interactive Advertising Bureau ha pubblicato una ricerca intitolata “User Generated Content, Social Media, and Advertising — An Overview” che esplora e tenta di dare ordine alle diverse opportunità offerte alle aziende che vogliono pubblicizzarsi attraverso la rete.
Lo studio individua una serie di strumenti con cui gli inserzionisti devono necessariamente misurarsi, dagli overlay video ads alle community di cosumatori, passando per widgets e pagine del brand sui principali social network. Interessante il confronto con le forme tradizionali di pubblicità: “Traditionally, marketers have been able to buy time or space on fixed media in a controlled context. They knew where their ad would appear, what it would look like, and perhaps most important, in what context it would be seen. In other words, they could be guaranteed their message wasn’t being delivered in a hostile or inappropriate environment. Today, such guarantees are harder to make, and that lack of control can be a source of great anxiety for marketers. But it also represents an unrivaled opportunity”.

aprile 28, 2008 at 10:07 am 1 commento


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